Pub

American Big Bang

Incuriositi dalle trasmissioni televisive di Gordon Ramsey e da questi piatti supercalorici tipici dell’alimentazione americana, ci è venuta voglia di mangiare in un ristorante Americano.
A Roma non ci sono ristoranti americani, ma solo qualche pub, uno in particolare non è molto lontano da casa nostra, così abbiamo deciso di andare a provarlo.

Sulla via Aurelia poco fuori dal grande raccordo anulare di Roma si trova il Big Bang. Da fuori il locale si presenta come i tipici locali americani, è colorato ed appariscente, ma la particolarità è negli interni.

Nella sala sulla sinistra suonano musica dal vivo, ci sono lunghi tavoli di legno e confusione, così abbiamo preferito evitarla, quella centrale è stile old pub, con il bancone in legno ed i tavolini molto frequentati, quella sulla sinistra è la più particolare, sembra di stare in un vecchio film americano, al centro della sala è sospesa una vecchia auto americana, sotto l’auto sono ricavati in uno scavo dei tavolini. Di lato, vicino alla vetrata ci sono altri due tavoli con dei divani molto comodi.

I tavolini in questa sala sono tutti di alluminio, mentre le sedie ed i divani sono in pelle lucida, con parti bianche alternate a colori metallizzati sgargianti quali il verde ed il bordeaux. I divanetti più grandi ricordano molto i comodi sedili delle sgargianti Cadillac americane.

Le pareti sono dipinte di vivaci tinte pastello ed ovunque sono appesi cimeli americani. Ci sono vecchi semafori, targhe di automobili, cimeli di sportivi americani e rocker. Ogni tanto è possibile ammirare dei veri e propri pezzi di antiquariato in ottimo stato di conservazione, come vecchi jukebox, distributori di carburante, un motore e tante altre cose americane.

Sulla parete dietro Simona c’è dipinto nei soli toni di nero, Alberto Sordi su di una moto della polizia americana, non capisco troppo cosa centri in un locale stile americano ma non sembra stonare troppo.

I camerieri sono gentili e subito ci portano il menu che ci propone una vasta scelta di cibi calorici. Ci sono fritture di ogni tipo come antipasti, carni grigliate di tutti i tipi, mega hamburger, poi pollo in tutte le salse, maiale ed un estratto di piatti tipici texano-messicani, quali tacos, chili con carne e moltissime altre cose.

E’ buffo che ci siano anche primi piatti tipici della cucina romana ma non si fa pur di sopravvivere.

Preso dalla vastità del menu mi dimentico di guardare quello delle bibite che è a parte, così quando arriva il cameriere sono un tantino impreparato, per fortuna c’è una birra Weiss che mi tira fuori dall’impaccio, la ordino senza nemmeno sapere di quale si tratta. Simona si lascia consigliare per una doppio malto chiara, la Elephant che non è affatto male come birra.

Ci portano quasi subito le birre e sono buone, la Elephant la conosco già, mi piace molto per quel suo retrogusto appena dolciastro amarognolo. La mia Weiss mi sorprende, è buona e ben conservata, non è acida come mi capita di trovarla in molti pub che faticano a conservarla e scende giù una meraviglia.

Decidiamo di prendere un antipasto misto di fritti che non tarda ad arrivare.

Le ali di pollo sono buonissime e piccantine, gli anelli di cipolla sono solo due e finiscono subito. Ovunque nel piatto ci sono patate fritte classiche ed altre patate tagliate a spicchi enormi fritte con spezie aromatiche, sono buone ma veramente tante.
Scavando sotto le patate pesco delle crocchette con il broccolo, sono buone ma il sapore del broccolo si disperde nell’impasto, tanto da non riuscire a percepirlo.
Ci sono le crocchette di pollo molto saporite, specialmente se immerse nella buonissima salsa barbecue ed in un’altra salsa bianca davvero ottima.
E’ un peccato che la quantità di salsa servita sia davvero povera tanto da spingerci ad attingere alle bustine di ketchup sul tavolo.
I peperoncini verdi con il formaggio sono buoni ma mi deludono un po’, mi aspettavo che fossero Jalapeno piccanti e non i friggitelli dolci.

Ci vuole un po’ per finire tutte quelle patatine e le salse scarseggiano, sarebbe bello se in locali stile americano portassero al tavolo i classici contenitori rossi e gialli contenenti le salse sfuse da dosare a piacere sui cibi ma in questo locale mancano.

Per secondo prendiamo gli hamburger con il bacon ed il formaggio, ci vengono serviti aperti in piatti con insalata ed un enorme quantitativo di patatine fritte aromatizzate. L’hamburger è ottimo ed anche qui un po’ di salsa in più sarebbe stata gradita. Il pane del panino è tenero e croccante, niente a che vedere con quella schifezza del mac Donald e pure la carne è saporita.

Fatichiamo davvero a finire tutte quelle patatine, al punto che quando torna il cameriere per consigliarci di prendere un dolce siamo già KO e dobbiamo desistere. Siamo abituati a mangiare veramente tanto al punto che in molti ristoranti ci guardano perplessi quando continuiamo ad ordinare pietanze oltre ogni normale limite umano, solo che tutte quelle patate fritte ci hanno davvero stremato.

Il prezzo è stato onesto, abbiamo pagato mi sembra 47€ in due e ci siamo veramente abbuffati.

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