Cucina italiana

DieciVenti E’ Cucina – Torino

Da una ricerca casuale di un posto qualsiasi per pranzo abbiamo scoperto uno dei migliori bistrot di Torino.
Si chiama DieciVenti o anche E’ Cucina ed è il bistrot del cuoco Cesare Maretti che si trova in via Bertola 37/A a Torino.

Appena ci sediamo ad uno dei tavolini esterni un camerieri ci serve subito una crema di pomodoro fresco con basilico ed origano con una mezza mozzarella di bufala campana.
Sono perplesso ma mi accorgo subito della qualità della mozzarella appena la taglio, la consistenza è turgida e piange un bel po’ di latte che si mischia alla crema di pomodoro. E’ molto buona ed è servita con un cestino di focaccia salata fresca.

Mentre attendiamo di ordinare osservo il locale, è ampio e moderni negli arredi, con una cucina molto ampia realizzata completamente a vista attorno ad un tavolo trasparente sul quale impiattano le portate da servire ai tavoli.

Simona chiede ad uno dei molti camerieri che corrono avanti ed indietro tra i tavolo un menù ma la risposta è negativa, il cameriere dice che il menù sono loro e che presto arriverà.

Ci sono 3 formule possibili a pranzo, una da 10€ con il primo piatto, quella da 15€ con il secondo e quella da 20€ con primo e secondo, in tutte e tre le scelte è sempre compreso l’antipasto, l’acqua ed un calice di vino, il dolce o la frutta ed infine il caffè.
La sera invece c’è un menù degustazione a sorpresa da 30€ che può essere di carne, di pesce o vegetariano.

Noi scegliamo il menù da 20€ anche se il cameriere ci avvisa che le porzioni sono abbondanti e potremmo anche dividerci dei menù più economici.

La pasta ha un aspetto fantastico ed un gusto incredibile, sono una specie di strangozzi al dente che ricordano la pasta fresca salati in padella con una dadolata di pomodori freschi, melanzane, olive e pezzi di orata. La porzione è abbondante in questo piatto a forma di mandorla ma è così buona che la faccio fuori in un attimo, non lasciando e nemmeno un po’.

Sono soddisfatto già dal primo ma quando arrivano i secondi devo di nuovo stupirmi.

Nel mio piatto ho dei pezzettoni di petto di pollo succosi all’interno e leggermente caramellati all’esterno, accompagnati da un flan di uova e formaggio molto delicato nel gusto da accompagnare con una crosta sottile di parmigiano, ci sono poi una melanzana con sopra mezza mozzarella di bufala campana, delle carote tagliate a julienne e dei dadini di melone. E’ tutto molto buono e si nota anche una grande attenzione nella composizione del piatto.
A metà faccio a cambio con il secondo di Simona.

Lei ha preso il tonno, nel piatto ci sono due fette di tonno alte più di tre dita, croccanti e salate fuori e tenere e rosa, quasi crude all’interno. Sono davvero buonissime e sono servite con il solito flan sovrastato da mozzarella di bufala, la melanzana con le verdure saltate senza il melone e ed uno sformatino di riso bianco e rosso con zucchine, che si presta ad accompagnare il tutto al posto del pane.

C’è un grande equilibrio di sapori che lascia veramente sorpresi e poi le quantità non sono affatto da nouvelle cousine, qui si mangia sul serio.

Simona prende un bel dolce all’albicocca su un letto di crema di panna, delicato e gustoso, io invece che sono satollo prendo un po’ di frutta fresca mista.

Dopo il caffè paghiamo il nostro conto di 20€ a testa ed andiamo a congratularci con i cuochi ed uno dei ragazzi che gestiscono la sala, scoprendo che questo locale ha appena aperto anche a Roma. Così salutiamo ed andiamo via, sapendo di poter contare su di una cucina simile anche nella nostra città.

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