cucina giapponese

Alla ricerca del Ramen perduto

Best ramen

Da quando ho messo per la prima volta piede sul suolo giapponese, ormai molti anni fa, ed ho preso l’abitudine di tornarci ogni estate, ho scoperto che nella vita esiste una cosa a cui so più rinunciare, il gusto della vera cucina giapponese.
Potrei parlare per ore della cucina giapponese, citando il fatto che sia patrimonio dell’Unesco e raccontarvi tutte le varianti regionali, ma voglio concentrarmi su uno dei piatti che più mi ha toccato il cuore ed ha inebriato di sapore ogni mia papilla gustativa.
Chi non ha mai provato un vero Ramen in Giappone, credo non possa capire quello che significa. Purtroppo però vivendo in Italia non posso prendere un aereo ogni volta che mi va e farmi 13 ore di volo per andare a mangiare il ramen, quindi, armato di pazienza e speranza, ho deciso di intraprendere la mia personale crociata, Alla ricerca del Ramen perduto.
Ci deve essere in Italia qualcuno capace di riprodurre un ramen almeno simile a quello giapponese, ne sono convinto e se non dovesse esserci, prima o poi sarò costretto ad aprire io una vera bettola del ramen.
Per questo motivo proverò tutti i ristoranti italiani che dicono di saper fare un vero ramen, escluso quelli cinesi a cucina giapponese. Il lamen, così lo pronunciano i cinesi, possono anche mangiarselo loro.

(Non ho niente contro i ristoranti cinesi, ma potrebbero dedicarsi alla loro cucina invece di fingersi ristoranti giapponesi)

Da questo post partiranno tutti i link alle recensioni dei ristoranti di Ramen provati, se avete suggerimenti su posti nuovi, scriveteli nei commenti e cercheremo per quanto possibile di andare a provarli.
In questo articolo troverete due liste in continuo aggiornamento, la prima sarà una specie di classifica dei migliori ramen provati.

La seconda, un elenco, senza alcun ordine di preferenza, dei posto che abbiamo provato ed alcune volte recensito, ma non rappresentano per noi quello che cerchiamo in un vero Ramen.

Leggete le varie recensioni, quando presenti per approfondire la nostra esperienza.

I migliori Ramen-ya d’Italia:

  • Ramen Misoya – Milano
    Forse per la sua superiorità rispetto agli altri ramen-ya in elenco dovrebbe essere elencato a parte, perché fanno un Ramen degno di essere chiamato così.
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  • Shiroya – Roma
    E’ stata la più interessante sorpresa sul territorio romano, anche perché non ci aspettavamo che tra le tante delusioni ci fosse qualcosa di così incredibile ed interessante da spingerci anche a successive visite.

  • Hokusai ramen
    L’ambientazione è una di quelle che davvero ricordano i locali di ramen giapponesi. C’è cortesia e competenza in sala ed il ramen è davvero ottimo, torneremo per provare quello al curry di cui parlano tutti.
     
  • Akira Ramen Bar – Roma
    Questo ramen è forse quello che più si è avvicina al concetto di ramen giapponese, per gusto ed intensità del brodo, ma non per quantità, le porzioni sono piccole e ti lasciano un po’ insoddisfatto. Resta comunque tra i migliori di Roma, per ora.
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  • Casa Ramen – Milano
    E’ l’unico Ramen-ya italiano ad avere avuto uno stand nel museo del ramen in Giappone e non vi nascondo che sa il fatto suo in fatto di ramen, anche se avrebbe potuto proporre qualcosa dal gusto più intenso e vicino al vero ramen giapponese, resta comunque degno di nota tra i ramen-ya italiani.

Altri Ramen-ya provati fuori classifica:

  • Mamaya – Roma
    Nei brodi di carne e pollo all’italiana io consigliere di buttarci dei bei tortellini, la cosa risulterebbe più veritiera, ci sono anche delle belle ciotole di una degna dimensione, peccato che finisca tutto li.
  • Sushisen – Roma
    Il suo ramen dell’hokkaido con burro e mais è stato un piacevole ricordo light di alcuni sapori giapponesi, ma qui si viene decisamente per il sushi. Da poco ha inserito dei nuovi ramen che dobbiamo ancora provare.
  • Okasan – Roma
    Il ramen dello chef Shingo Yato non è stato proprio fantastico come lo pubblicizzavano online, il brodo è insapore anche se la presentazione è buona, per il resto il locale regge ma vi consiglio di
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  • Kisaki Ramen – Roma
    Il locale si presenta, scuro, formale ed elegante, il personale è giapponese e ti accoglie con il tipo “irashaimasen” ma il ramen nonostante abbia un aspetto decoroso, viene servito in una ciotola troppo piccola. Il brodo non ha un gran sapore risulta troppo delicato. Le quattro micro fette di arista magra che abbiamo fatto aggiungere per 4€ erano secche e deludenti.
  • Waraku
    Il locale ha un atmosfera che ricorda per certi versi un vero locale giapponese, i proprietari sono cordiali e competenti. Ma il ramen anche se presenta porzioni più degne rispetto agli altri locali, non ci ha entusiasmato per il gusto. Anche qui peccano di troppa delicatezza nel brodo, come quasi tutti d’altronde.

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