Cucina italiana

Brunch al Salotto del Porto Fluviale

Passeggiando per caso ad Ostiense in cerca di cibo ci siamo trovati per caso a Via del Porto Fluviale ed abbiamo notato questo enorme bistrot chiamato Porto Fluviale, così abbiamo deciso di entrare e provarlo.

Il locale si divide in tre parti, la prima dove è possibile ordinare piattini diversi di cibo, dalla cifra ed il contenuto modici, una specie di tapas all’italiana, poi c’è una parte centrale dove ci si autoserve dall’antipasto al dolce più bibita e caffè tutto a buffet ed infine una parte pizzeria.
La nostra scelta è ricaduta sul buffet che nel fine settimana costa 18€, mentre nei giorni lavorativi viene offerto al prezzo speciale di 10€.

Il locale è molto ampio ed anche elegante, i tavoli sono ottenuti da tavole di legno opportunamente montate in una cornice e verniciate in modo moderno ed accattivante, le pareti sono bianche piastrellate a lucido, ed ovunque ci sono vetrate in stile antico con cornici in legno bianco ritinteggiato quasi lucido.
I tavoli hanno la giusta distanza e non si ha la sensazione di stare a mangiare a ridosso ed in compagnia  di altri clienti.
Anche le sedie sono comode e sul lato della parete ci sono delle panche in pelle nera. Il soffitto è tinteggiato di nero e vi sono state inserite a scopo decorativo delle tavole di legno in colore naturale e sembrerebbe non trattato.

Subito arriva una cameriera che ci fa scegliere il tavolo e ci chiede che cosa vogliamo bere, poi sparisce e noi assaliamo la zona buffet.

Per fortuna non c’è la calca di alcuni locali famosi e si riesce a scegliere con calma senza dover sgomitare.  Comincio prendendo un po di pasta e qualche secondo. 




Quando torniamo al tavolo ci hanno servito le birre e portato un sacchetto con la focaccia appena cotta nel forno a legna.

La pasta con la zucca e la salsiccia è favolosa, leggermente dolciastra ma anche molto intensa quando si mettono in bocca i pezzi di salsiccia amalgamati da qualcosa che potrebbe essere ricotta fresca o un pizzico di panna da cucina.

Anche l’altro primo di pasta con carciofi al pomodoro è molto buono, non avevo mai pensato a cuocere con il sugo i carciofi ed il gusto che ne viene fuori non mi dispiace affatto.

Dal piatto di Simona rubo una polpetta chiara condita con un sugo fresco, è fantastica, una polpetta di pane ripiena di pezzi i calamaro e polipo, con un leggero retrogusto di prezzemolo e limone, dovrò prenderne altre appena torno al buffet.

I bocconcini di mozzarella non sono certo di bufala campana e cerco di ammazzarli mandandoli giù con i pomodori all’insalata che considerando il periodo sono anche troppo saporiti. Provo anche la ricottina al pepe che è davvero molto fresca e delicata.


Le alici marinate mi deludono un po’ sono un poco saporite e sembrano un po’ sciacquate.
L’‘involtino di carne ha un sapore selvatico ed un po’ salato, non capisco bene di che si tratti ma ho la sensazione di mangiare coniglio, o qualcosa di simile ma non manzo o maiale.
Il roast-beef è fantastico, cotto al punto giusto, tenero, succoso e molto molto gustoso.

Decido di alzarmi e fare il mio secondo giro, cercando di prendere qualcosa di più delicato.



Gli spaghetti di riso con verdure e salsa di soia sono insapore ci vorrebbe molta più salsa di soia per dargli gusto, non sono un piatto facile da insaporire ed io da appassionato di cucina evito sempre di prepararli, scegliendo sempre paste di grano. 
Le verdure sono buone, sia quelle grigliate che quelle gratinate, e pure quelle ripassate in padella come le zucchine sono molto saporite. 
Il couscous è buono, secco ma molto speziato ed aromatico, riempie la bocca di sapore ed e va giù facilmente senza essere stucchevole.
L’insalata di farro è invece scondita, il farro è ben cotto ma una bella annaffiata di olio in più non avrebbe guastato, è un piatto che tende ad assorbire i liquidi e seccarsi e quindi bisogna essere più generosi magari anche aggiungendo un po’ di aceto balsamico.

La vellutata di patate e zenzero è favolosa, densa e saporita ed con l’aggiunta di crostini freschi ottiene la giusta consistenza per soddisfare anche i denti oltre al palato.

Il cavolfiore è poco saporito, dovrebbe essere ripassato in padella ma sembra più bollito, il broccolo romano è invece saporito ed è piccante al punto giusto.
Gli anelletti di calamaro decongelati con patate bollite e verdure crude (sedano, carote, cipolle)
sono un piatto saporito e molto fresco.

Torno per l’ultima volta al buffet per chiudere con una bella insalata e qualche dolce.
Al banco delle insalate è possibile comporre la propria insalata scegliendosi le varie verdure, poi si può condire il tutto con salse diverse, c’è lo tzaziki, la salsa rosa, quella allo jogurt e cipolline ed alcune altre salse, prendo quella allo jogurt ed aggiungo alcuni semi di lino.
Poi al banco dei dolci prendo un po’ di quanto rimasto.

Dopo aver mangiato l’insalata passo a mangiare i dolci.
Il cannoletto con crema al limone è molto delicato, la crema è leggerissima ed il limone si sente appena.
Il ciambellone con gocce di cioccolato è un po secco, ci vorrebbe il latte per mandarlo giù ma nonostante ci sia nel buffet, non me la sento di prenderlo e lo lascio nel piatto.
Simona si presenta con una bella fetta di torta che assomiglia alla foresta nera, la assaggio e ne vengo rapito, è buonissima ed il liquore usato è fantastico, non so se sia il Kirschwasser, oppure un semplice ruhm aromatizzato alla ciliegia ma la rende davvero gustosa.Anche i mini babà sono gustosi e strabordano di un ruhm un po’ annacquatello.Il tiramisu è un troppo giallo e pesante, somiglia a quello di Pompi, decisamente non mi piace e preferisco quelli più delicati che facciamo in campania.Il crumble alla mela è ottimo, veramente speciale ed è un bene averlo conservato come finale.

Chiudiamo il lauto pranzo con un caffè amaro davvero buono e chiediamo il conto che è di 38€ per due persone. Ora sappiamo quando ci viene voglia dove poter fare un bel brunch con un prezzo accettabile.

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