Nuvoletta alle mele con gelato

Sushiko a Castel Romano

Su suggerimento di alcuni amici siamo andati a provare questa nuova catena di sushi a basso prezzo che di chiama Sushiko ed ha aperto una sede nel nuovo centro commerciale a Castel Romano, Roma  proprio di fronte al gia famoso outlet.

Prima di parlavi del locale mi preme fare una premessa, per 10€ a pranzo e 15 a cena bevande escluse è sicuramente il miglior ristorante a buffet di sushi ed affini a gestione cinese qui a Roma.
La sala è unica e grande, le pareti sono bianche, i tavolini ed il bancone sono laccati di bianco, le sedie sono in dura plastica bianca, i lampadari in plastica sono rossi, tutto a favore di eleganza e moderno funzionalismo.
Sui tavoli ci sono tovagliette di carta usa e getta, bicchieri semplici ed ampi in vetro e bacchette usa e getta.
All’ingresso in una zona buffet si distinguono vari banconi, quello dei fritti, pieno di fritti, quello con primo e secondi tipici cinesi, quello dove grilliamo al momento carni e pesce, quello dove preparano i ravioli ripieni cinesi e quello con il dolce e la frutta.
Tutti i tavoli della Sala sono disposti per essere adiacenti al kaiten, il rullo trasportatore che serve trasporta i piattini di sushi in tutta la sala e dal quale i clienti attingono direttamente.
Ci sediamo al bancone in fondo alla sala, proprio vicino al banco dei quattro cuochi di sushi che sono super indaffarati.
Ordiniamo un paio di coca cole e decidiamo di fare un giro al buffet dei fritti. Ci riempiamo due bei piatti e torniamo al bancone dove siamo seduti.
I fritti sono tutti ottimi e non sono pieni di olio, fantastici i filetti di carne di maiale e manzo impanati, fritti ed infilzati su di uno stecco, buoni gli spiedini di gamberetti gratinati. Ottimo anche il saccottino quadrato ripieno di qualcosa che non ho ben compreso. Solo le cozze gratinate non hanno un gran sapore.
Dopo questo piatto che mi ha già mezzo saziato passiamo al sushi. Cominciamo pulendoci la bocca con le ottime insalatine, quella di alghe, di polipo e surimi, di patate e polipo e quella semplice.
Poi decidiamo di fare sul serio, prepariamo la salsa di soia con il wasabi e proviamo i maki, i California roll, gli hosomaki, i nigiri e così via, senza mai fare una pausa. I nigiri sono minuscoli ed il pesce non ha un gran sapore, il riso è poco condito ed i maki sono un po’ vuoti. Insomma niente di eccezionale tranne i maki fritti che colmano la carenza di sapore con la croccantezza di una buona frittura.
Quando staimo per impilare la terza torre di piattini alta 40 centimentri, raggiungiamo il nostro limite interno e dobbiamo capitolare sul dolce e la frutta.
La frutta è poco saporita ma in compenso i budini, bianco e nero ed i fagottini alla nutella sono buoni.
Gonfi come un otre andiamo alla cassa, chiediamo il conto che è di circa 13€ a persona. purtroppo pare che dimentichino lo scontrino a meno che uno non glielo faccia notare ma forse siamo noi italiani che dobbiamo imparare a chiederlo e pretenderlo sempre.

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