Cucina italiana

Ristorante il contesto alimentare – Torino

Il ristorante che abbiamo scelto per festeggiare il compleanno di Simona, su suggerimento della famosa foodblogger Torinese Ljuba Daviè,  è il contesto alimentare, in Via dell’Accademia Albertina, 21/E a Torino.

Il locale è piccolo ed elegante, le pareti sono bianco latte ed il soffitto ad arco e dipinto di un grigio poco uniforme.

L’unico arredo del locale è compatto da un mobile in legno marrone chiaro con sportelli e cassetti bianchi tondeggianti. Questo mobile fa da bancone da un lato, da panca per alcuni tavoli e da dispensa per i vino.

I tavolo in sala sono pochi, piccoli e disposto in modo da lasciare un certo spazio tra ogni tavolo.

Dal soffitto cadono appese a fili bianchi vecchie lampadine tonde ad incandescenza. Per terra c’è un listone marrone scuro anticato è tutto rende l’atmosfera elegante.
Anche le posate e la tovaglia chiara dai toni di bianco e grigio danno l’idea di un ambiente curato, minimalista ed austero.
In cestini a barchetta ci sono fettine di pane e grissini non croccantissimi.

In sala ci sono un ragazzo e la sua compagna, molto attivi e simpatici, lei veste la divisa bianca da cuoco ed indossa un fazzoletto nei capelli ma di capisce che non è la sola ad essere ai fornelli data la sua costante presenza in sala.

Appena Simona va in bagno ne approfitto per chiedere alla ragazza una candelina sul suo dolce quando lo ordineremo, festeggiano infatti il suo compleanno.

Ci elenca le qualità dei vino a disposizione e scegliamo un rosso un speziato un po’ particolare che si può trovare solo dalle parti di Torino.

Il vino è di un rosso chiaro, quasi da somigliare ad un rosato ma dal gusto intenso, aromatizzato alle spezie ma anche  leggermente agrumato, è fermo e secco ma sembra estivo e leggero anche se bevendolo ci accorgiamo che non è poi troppo leggero.

Come inizio ci offrono una fettina di salame di bue dal gusto veramente intenso e persistente nel palato, una vera delizia.

Per antipasto io ordino delle zucchine cucinare in vario modo, c’è un flan delicato e spumoso, dove le zucchine nemmeno si percepiscono, due zucchine gratinate ed delle zucchine saltare in padella con la salvia dal gusto intenso di aceto.

Simona ha invece ordinato la coscia di fassona piemontese cruda, battuta al coltello, che è ottima, dal gusto molto delicato che si scioglie in bocca, la condisco con un olio ligure ancora più lieve nel gusto e del pepe e sale macinati al momento.

Il servizio è rapidissimo tanto che poco dopo ci servono i primi. Entrambi abbiamo scelto i plin che sono una pasta tipica del posto, il gusto è intenso e l’interno morbido, dato da un frullato di uno stracchinato con bietola. Si lasciano mangiare che è una meraviglia.

Per secondo prendo un arrotolato di coniglio di Carmagnola con pancetta al sugo e pancetta. Il sapore è così delicato che quasi non si percepisce e si amalgama bene con il purè ed il sugo leggero.

Simona ha ordinato una tagliata di fassona impanata nei pistacchi con caponata di verdure. La carne è buona come quella di prima cruda, croccante fuori è rossa e tenera dentro, si lascia insaporire dal gusto dei pistacchi croccanti ed della fantastica caponata di melanzane, capperi ed olive.

Ordiniamo dei dolci, semplici ma buoni, io una torta di cioccolato calda che somiglia molto ad un Browning e Simona una torta di nocciola con gelato di nocciola.

Chiaramente i due sapori si sposano molto bene ed il dolce della torta viene smorzato dal freddo del gelato che la rende più umida. Peccato abbiano dimenticato la candelina sulla torta e che non possa farla spegnere per festeggiare gli anni che avanzano di Simona.

Il conto non è leggerissimo ma eravamo preparati, sono 102€ In due ma in una giornata speciale come questa volevamo concedercelo.

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